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Le tendenze dell’estate? T-shit e roba fonfa!

Se state pensando a uno scherzo, ebbene… non lo è!

Ogni giorno nelle collezioni che traduciamo troviamo le descrizioni più impensabili. Due tra le più simpatiche – o drammatiche? – sono queste:

  • Abito lungo, fonfo
  • T-shit in cotone…

Sul dizionario troviamo: fonfo = molliccio, floscio…. davvero questo brand disprezza così tanto i suoi abiti da definirli fonfi? Ah, non serve che vi spieghiamo il significato di T-shit, vero?

Evidentemente sono errori di battitura. Shit > shirt, fonfo > fondo. Capita a tutti, che sarà mai? Invece errori di questo tipo sono abbastanza gravi. Soprattutto se commessi da brand globali e prestigiosi. Soprattutto se interessano il 95% degli articoli a catalogo!

Innanzitutto, descrizioni di prodotti piene di refusi, sviste, errori danno la sensazione di scarsa attenzione. Veicolano una pessima immagine del vostro brand, che da un lato crea prodotti ad alto valore aggiunto e dall’altro non dedica lo stesso impegno per descriverli.

Ma soprattutto, si prestano magnificamente a essere ridicolizzati sui social network! Volete diventare il nostro prossimo “storytelling”? O essere citati nelle business school come case-history per aver fatto ridere mezzo mondo con le vostre descrizioni moda? No? Beh, allora il nostro suggerimento, quando scrivete i testi delle vostre collezioni, è di applicare il correttore ortografico.

Noi abbiamo rilevato così questi errori. Una passata di correttore e voilà, ecco comparire decine, spesso centinaia, di errori più o meno gravi. Certamente il correttore ortografico non risolve tutti i problemi, ma riduce drasticamente i refusi e gli errori ortografici, evitando errori comici come i due riportati sopra.

Lo sappiamo, state pensando: noi no! A noi non succede, il mio brand si affida a copywriter bravissimi, le mie descrizioni sono fatte bene. Ne siete proprio sicuri? Su tutte le collezioni che traduciamo a ogni stagione, si contano nelle dita di una mano quelle che sono davvero esenti da errori nei testi sorgente. Non è questione di avere un bravo copy. Quando si scrivono centinaia di descrizioni tutte simili, è inevitabile che l’attenzione cali e che sfuggano imprecisioni di ogni tipo:

  • outfit che diventano outlet
  • tasche che diventano tache o tashe
  • jacquard che diventa jacuard, jaquar, jaqar…
  • rouches che diventano ruches, rouces, rusc, rush…
  • paillettes che diventano paiettes, pailettes, palettes, paiet, paiets…
  • pinces che diventano pences, pens, pins, pense, penc…
  • capi asimmetrici che diventano assimmetrici, assimmettrici o assimetrici
  • piqué (tessuto) che diventa peacot (cappotto), e peacot che diventa piqué
  • colletti button down che diventano bottom down

E così finisce che vi ritrovate a vendere online delle bellissime T-shit!!! Davvero una gran figura di m….

 

Abbiamo provato ad analizzare le cause di questi piccoli disastri. Possibile che brand prestigiosissimi, che investono enormi quantità di risorse nella comunicazione, che si affidano ai migliori professionisti del settore, possano scivolare sul correttore ortografico? Sì, è possibile! Soprattutto quando le descrizioni vengono create su CMS online o con strumenti che non prevedono il correttore. O magari, strumenti di cui l’utente non sa che esiste il correttore!

Un esempio semplice semplice? Microsoft Excel. Tutti lo conoscono, tanti lo usano. Ma solo pochi sanno che ha lo stesso correttore ortografico di Word. E applicarlo è altrettanto facile che con Word.Il correttore ortografico di Microsoft Excel

Riceviamo quotidianamente collezioni su file in formato Excel. Forse perché è più facile da usare, forse perchè si sposa bene con le estrazioni da database prodotti. Nessuna di quelle che riceviamo oggi è stata sottoposta a una rapida passata di correttore.

Vi lasciamo quindi con questo semplice e banale suggerimento, che si rivela ogni giorno molto utile ed efficace. Usate il correttore! Anche su Excel (basta premere F7… niente di più facile). E se i vostri testi nascono su strumenti senza correttore, fate un bel copia-incolla su Word. Vi renderete conto subito di quanto sia utile!

La soluzione di Fashion Words

In tutti i nostri lavori moda, abbiamo scelto di applicare gli strumenti di QA non solo alle nostre traduzioni ma anche e soprattutto ai testi forniti dal cliente. Per ogni lavoro, Fashion Words riconsegna anche i testi di partenza, riveduti e corretti dai nostri professionisti moda.

Così, se anche avete scordato di applicare il correttore, eviterete di offrire ai vostri clienti bellissime T-shit e abiti fonfi!

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